New York non è esattamente una metropoli qualsiasi. E poi si sa, i newyorchesi son gente strana: difficile fare breccia nel loro cuore di cittadini distratti e frettolosi. Eppure Pat Ewing c’è riuscito: quel ragazzone giamaicano (di Kingston, per la precisione) alto due metri, in quindici anni ha sempre fallito i suoi tentativi di portare i New York Knicks al titolo NBA, ma la gente di New York lo ha adorato dal primo all’ultimo giorno in cui ha indossato la maglia numero 33. Era il talento più puro all’interno di una squadra purtroppo priva di altre grandi individualità, e spesso la responsabilità delle partite ricadeva interamente sulle sue spalle. Che, per fortuna, erano larghe a sufficienza: Ewing è considerato uno dei cinquanta migliori giocatori della storia del basket professionistico americano, un centro dalla potenza ineguagliabile.
Ma Pat è stato una potenza anche dal punto di vista commerciale: la piazza di New York era vetrina ideale per un atleta che presto capì di poter influenzare anche lo stile della sua gente. Così, nel 1989 fu il primo ad avere l’intuizione di fondare una shoe company a proprio nome, mentre ancora calcava i parquet: era nata la Ewing Athletics. All’inizio l’azienda produceva solo due modelli, indossati da Patrick per l’attività agonistica: Rebound e 33 Hi. Entrambi divennero best seller assoluti, e ovviamente i teenager dal New Jersey a Manhattan sembravano non poter fare a meno di indossarle in ogni occasione, anche lontano dai playground. Nei primi anni Novanta la Ewing Athletics incontrò un periodo di grande espansione, nel corso del quale gli orizzonti della produzione si allargarono anche verso modelli da running, cross training e perfino hiking, pur se era sempre il basket a fare la parte del leone. Dal 1995 in poi, con il declino della carriera di Ewing arrivò anche quello della sua azienda, che cessò la produzione, con le Empire del 1996 a rappresentare un ideale canto del cigno. Ma la storia non è finita.
Per tutti i Duemila, infatti, le sneakers Ewing sono state al centro di un culto che ha coinvolto diverse migliaia di collezionisti e appassionati in tutto il mondo. Patrick si è così lasciato convincere ancora una volta dall’amore dimostrato dai suoi fan, e nel 2012 ha scommesso di nuovo sul suo marchio, rilanciando la Ewing Athletics. Oggi le sneakers di Ewing Athletics sono tornate stabilmente sugli scaffali (e ai piedi dei ragazzi di New York), per la gioia non solo dei nostalgici, ma anche di una nuova generazione di appassionati di basket retro.
A partire dallo scorso ottobre, Pat Ewing è anche ufficialmente insignito del titolo di presidente di Ewing Athletics. Ewing è stato costretto a stare lontano dal suo marchio per un po’, a causa del ruolo di allenatore della squadra di basket maschile della sua alma mater, Georgetown, che ha ricoperto dal 2017 alla primavera 2023. Georgetown è infatti una scuola sponsorizzata dal marchio Jordan, ma quando lo scorso marzo Georgetown ha sollevato Ewing dai suoi incarichi, lo ha anche sollevato da qualsiasi impegno con sneakers che non portassero il suo nome.
La Ewing Athletics ha deciso di celebrare il ritorno a tutti gli effetti di Ewing in azienda, con un trio di scarpe a tiratura limitata: tre versioni delle Ewing SL33 con ricamo “Prez” sul tallone, ispirate all’Air Force One (l’aereo, non le scarpe!). Il dettaglio che fa la differenza? Senza dubbio il sigillo presidenziale sulla linguetta.