Siamo orgogliosi di presentarvi il primo appuntamento con una nuova rubrica dedicata agli appasionati di sneakers e basket: #KicksOnParquet. Il focus centrale sarà il connubio tra la palla a spicchi e le ginniche, un rapporto indelebile che più di ogni altro ha contribuito all’evoluzione del design delle kicks dalla loro nascita sino ad oggi. Approfondiremo le signature e le player exclusive dei giocatori, parleremo di sponsorship coi brand e vi segnaleremo le sneakers migliori ai piedi degli atleti migliori.

Abbiamo scelto di iniziare con uno dei giocatori che ha (appena) lasciato un segno indelebile nel mondo del basket: Kobe Bryant.

“This season is all I have left to give.”

“My heart can take the pounding, my mindcan handle the grind, but my body knows it’s time to say goodbye.”

Sono queste le parole dette dalla (ex)stella dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant, che ai microfoni della nota testata giornalistica Players Tribune ha voluto annunciare il suo ritiro ufficiale dal mondo dell’NBA alla fine della stagione 2015/2016.

Ha avuto così inizio una standing ovation da parte di tutto il mondo per ringraziare il numero ventiquattro giallo-viola di tutte le emozioni date in questi vent’anni di carriera cestistica, ricca di soddisfazioni e record personali, nello specifico:

– 5 titoli NBA
– 2 ori Olimpici
– 1 Mvp
– 2 Mvp delle Finals
– 2 Season Scoring Title
– 17 Nba All-Star
– 4 Mvp All-Star Game
– 1 Slam Dunk Contest
– 3° realizzatore di sempre nella storia della Nba ( 4° Michael Jordan )
– 2° prestazione migliore di sempre in una singola gara ( 81 punti contro i Toronto Raptors il 22 gennaio 2006 ).

La redazione di Sneakers Magazine ha deciso così di rendere omaggio al Black Mamba attraverso una Signature Shoes Story mettendo in rilievo tutte le migliori Sneakers indossate nella sua incredibile carriera.

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The Adidas Era

Kobe Bryant, dopo la High School è stato scelto al Draft NBA del 1996 alla chiamata numero tredici dagli Charlotte Hornets, che lo cedettero subito ai Los Angeles Lakers, a differenza di giocatori come Michael Jordan e Lebron James, Bryant non fu uno di quei giocatori fedeli ad un solo brand.

Per chi non lo sapesse, nel 1996 firmò il suo primo contratto con il brand Adidas dal valore di 48 milioni di dollari, di seguito vi mostriamo i modelli più rilevanti della Signature Adidas KB, che si differenziano e riconoscono subito per via dei loro memorabili design.

ADIDAS ELEVATION EQT ( 1996-1997 )

Alla giovane età di 17 anni, Bryant venne chiamato in causa per risollevare le prospettive del marchio a tre strisce attraverso la Adidas Elevation EQT con la quale aprì il primo capitolo del suo lungo cammino e, nel 1997, vinse lo Slam Dunk Contest.

ADIDAS KB 8 ( 1997-1998 )

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La Adidas KB8, nota nello sneaker game come Crazy 8 è stata la prima scarpa firmata da Kobe Bryant nonostante la EQT Elevation fosse stata indossata nell’anno da Rookie.
La KB8 è stata progettata seguendo lo stile di gioco e le idee del giocatore di L.A e attualmente è una delle Adidas KB più ricercate dagli Sneakerheads.

ADIDAS KB 8 II ( 1998-1999)

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Nella sua terza stagione NBA, il nome di Kobe Bryant divenne sempre più familiare.
La Adidas KB 8 II è stata creata utilizzando la tecnologia “Feet You Wear” che, a causa di problemi ergonomici, è stata abolita e sostituita dal supporto al tallone “ADIprene” che contiene i forti impatti e riduce gli slittamenti durante la performance di gara.

ADIDAS KB 8 III ( 1999-2000 )

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La Adidas KB 8 III continuava ad utilizzare le tecnologia ADIprene e segnò la chiusura definitiva della precedente “Feet You Wear”. È stato senza dubbio il modello meno noto della serie ma possiamo comunque ricordarlo per l’episodio che vede Kobe durante una gara avere un’accesa discussione con Chris Childs.

ADIDAS : THE KOBE ( 2000-2001)

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Molti di voi ricorderanno questa scarpa come degli stivali spaziali, ma altrettante persone non sanno che la Adidas : THE KOBE è stata progettata per somigliare il più possibile ad un Audi TT Cabrio. Con queste scarpe Kobe divora la regular season ad una media di 28 punti a partita arrivando alle Finals contro gli Indiana Pacers di Reggie Miller e Jalen Rose, il quale procurò a Kobe un infortunio alla caviglia in gara 4. Questo episodio non impedì comunque a Bryant di conquistare il suo primo anello NBA. Quando vennero successivamente riproposte al pubblico, la Adidas: THE KOBE venne rinominata Crazy 1.

ADIDAS : KOBE TWO ( 2001-2002)

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La KOBE TWO fu la seconda versione delle “Scarpe Spaziali” alle quali non seguirono la stessa linea stilistica delle precedenti. Bryant le utilizzò per tutta la durata della regular season ma per via del pessimo comfort decise di non indossarle durante le Finals, sostituendole con le Adidas : THE KOBE. Per la seconda volta consecutiva i Lakers vinsero la serie e portarono a casa l’anello di campioni in carica.

ADIDAS: KOBE THREE

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Sarebbe dovuto essere il terzo modello della linea “Spaziale” ma non fu mai prodotta e indossata a causa dell’interruzione dei rapporti da Bryant e il Trifoglio. Ad oggi è uno dei modelli più rari per i Kobe-fanatici dato che la produzione fu limitata ad un numero esiguo di sample. Due le colorways che furono studiate, una nera/viola e una con contrasto crema/borgogna ispirata agli anni di Kobe alla Lower Merion High School. Entrambe presentavano tomaia sintetica , inserti su puntale e talloniera rinforzati, guaina proteggi lacci e calzino interno.

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The Nike Era

Nella stagione 2002-2003 Kobe Bryant si trova nelle condizioni di essere uno “Sneaker Free Agent” a causa dell’appena concluso contratto con Adidas e del rifiuto al rinnovo dello stesso, non avendo trovato proposte di partnership vantaggiose durante la stagione di quell’anno indossa scarpe di diversi brand tra i quali ricordiamo Converse Weapon, Reebok Questions e una Air Jordan VIII PE.

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NIKE AIR ZOOM HUARACHE 2K4 ( 2003-2004 )

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Quando Kobe firmò il contratto con con lo Swoosh, un sodalizio che prevedeva una collaborazione di 5 anni a fronte di 45 milioni di dollari, non poterono creare subito una linea firmata per via dei problemi legali che in quel periodo circondavano il giocatore. Per questo motivo sale sul palco scenico la Air Zoom Huarache 2K4, che segna la fine dell’era Kobe-Shaq, che non riuscì a portare a casa il quarto anello consecutivo, e diede inizio all’era KOBE.

NIKE AIR ZOOM HUARACHE 2K5 ( 2004-2005 )

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Frutto del genio creativo di Eric Avar, questa kicks si differenzia dal modello precedente per le migliorie apportate all’aspetto tecnico. Con la nuova versione viene deciso infatti di togliere del peso dalla midsole in modo tale da rendere più flessibile la suola e rendere più leggera la scarpa.

NIKE ZOOM KOBE I ( 2005-2006 )

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Dopo il biennio targato Huarache, Nike realizzò la prima di una lunga serie di scarpe che portano la firma e il marchio inconfondibile di Kobe Bryant. Kobe indossò per la prima volta la Zoom Kobe I nella stagione 2005-2006 terminata con la media di 35.4 punti a partita, tra cui ricordiamo quella del 22 gennaio 2006 contro i Toronto Raptors in cui segnò 81 punti.

NIKE ZOOM KOBE II ( 2006 – 2007 )

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La Nike decise di far entrare Kobe nei propri lab per realizzare una scarpa conforme ad ogni sua esigente richiesta in modo da performare il più possibile sul campo.
La progettazione della Air Zoom Kobe II ha una durata di diciotto mesi, il cui risultato è una scarpa che assicura alla stella di L.A velocità, flessibilità, forza, supporto e trazione.

NIKE ZOOM KOBE III ( 2007- 2008 )

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Dopo il colossale successo della Zoom Kobe I e II la Nike decise di rivedere ulteriormente il design della Zoom Kobe III, snellendone i profili e donandole alcuni dettagli che richiamano le Huarache 2k4 e 2k5. Il progetto, guidato sempre da Eric Avar, si ispirò al soprannome Black Mamba che Kobe Bryant stesso si diede dopo aver guardato il film di Quentin Tarantino, Kill Bill.

NIKE ZOOM KOBE IV ( 2008 – 2009 )

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Kobe domandò “La scarpa più bassa e leggera mai creata” ed è grazie all’introduzione della tecnologia Flywire che naque la Zoom Kobe IV, che scatenò un boom tale da far crescere in modo vertiginoso i fatturati Nike. Furono 21 le colorways disponibili per questo modello, ed una di queste in particolare rimase famosa, la “Del Sol”, proprio perchè fu la scarpa con la quale Kobe segnò 61 punti contro i Knicks.

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NIKE ZOOM KOBE V ( 2009- 2010 )
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Kobe Bryant sfidò Eric Avar a creare una scarpa ancora più leggera della precedente, il cui peso era di 340 grammi. Avar vinse la sfida perché riuscì a creare una scarpa dal peso di 300,50 grammi, la Zoom Kobe V, creata utilizzando la tecnologia Flywire.

NIKE ZOOM KOBE VI ( 2010 – 2011 )

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La Nike Zoom Kobe VI si presenta molto più aggressiva della precedente, attraversata dalla celebre snakeskin che richiama il Black Mamba.
Phylon nell’intersuola e cuscinetti Air Zoom nell’avampiede e nel tallone, con la Zoom Kobe VI Nike lancia una scarpa pronta a regalare velocità e solidità senza sacrificare lo stile e l’estetica.

NIKE ZOOM KOBE VII ( 2011-2012 )

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La Zoom Kobe VII, a differenza delle precedenti, presenta una tecnologia del tutto nuova. Si introduce la possibilità di cambiare la soletta interna a seconda del proprio stile di gioco ( Attack fast or Attack strong ). La Kobe VII accompagnerà The Black Mamba alle Olimpiadi di London 2012, in cui andrà a conquistare la medaglia d’oro con il team USA.

NIKE ZOOM KOBE VIII ( 2012 – 2013 )

 

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La Nike Zoom Kobe VIII riprende il look della Kobe V, utilizzando il sistema di ammortizzazione Lunarlon che permette grandissima vestibilità.
Questa ennesima versione di Zoom Kobe, è amatissima dagli sneakerheads di tutto il mondo per via della ottima resa estetica anche Off Court.

NIKE ZOOM KOBE IX ELITE Hi/LOW/EM ( 2013-2014 )

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Ultima creazione dello Swoosh, questa kicks ha rivoluzionato il concetto di scarpa tecnica, lanciata in tre versioni : High, Low, EM ( in engineered mesh ), la Zoom Kobe 9 Elite utilizza la tecnologia Nike FlyKnit che la rende super leggera e resistente per i campi da basket. Materiali avanguardistici, tecnologie solide ed estetica fashion, la nuova scarpa da basket.

NIKE KOBE X ( 2014 –2015 )

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Con la Kobe X, Nike ha voluto unire tutto il suo sapere durante questo lungo percorso insieme a Kobe Bryant creando una scarpa esteticamente molto piacevole che abbinata al Nike FlyKnit System la rendono perfetta sia sul campo che fuori.