Il colosso di Beaverton si muove ed espande le proprie ambizioni nel Metaverso.
Lo Swoosh sta muovendo le sue truppe nello scacchiere virtuale ed ha presentato alcune richieste allo Us Patent and Trademark Office per proteggere i suoi marchi in diverse categorie, in particolare quelle collegate ai beni virtuali e beni non fungibili, estendendo i copyright anche su quei prodotti pensati per il mercato virtuale.
Dopo la recente acquisizione di Rtfkt, lo studio di creator di contenuti virtuali, Nike continua a pianificare la costruzione di nuovi asset strategici di beni/servizi da utilizzare nel regno virtuale aprendo le porte a nuove prospettive di business. Il gruppo sta consolidando la sua presenza in questo campo, dopo aver creato il proprio sandbox virtuale Nikeland sulla piattaforma di videogiochi Roblox, si aggiungono nuove categorie di prodotti quali digital trading cards, software, clip video, fotografia, musica, dati, effetti visivi, oggetti da collezione digitali o cripto-collezionabili quali Nft.
Questa mossa non ha solo dei chiari risvolti commerciali ma servirà a Nike per tutelarsi dal crescente volume di nuove violazioni nel complesso mondo dei non fungible tokens. Sebbene questa nuova realtà sia appetibile di potenzialità, non certo è esente da pericoli.