Dodici anni fa raccontavamo l’arrivo sugli scaffali dei primi modelli Nike con tomaie in maglia, frutto di una missione di microingegneria durata 4 anni, alla scoperta delle proprietà statiche applicate ai materiali pieghevoli: all’opera, una squadra di programmatori, ingegneri e designer impegnati nella creazione della tecnologia Flyknit.
A differenza di molte altre soluzioni tecniche venute alla luce e dimenticate nel frattempo, Flyknit è ancora in catalogo nel 2024. Ma con un twist inaspettato: una soluzione sotto la stella del minimalismo è stata applicata alle idee di design, al contrario, assolutamente massimaliste, che sembrano andare molto di moda a Beaverton in questo momento storico.
Tra i più interessanti (o inquietanti, fate voi) esempi di questa applicazione ci sono senza dubbio le Flyknit Venture, enormi e tozze, eppure stranamente capaci di rappresentare tutte le tendenze degli anni che abbiamo vissuto. Spesso ci piace prendere in giro esperimenti simil-Frankenstein del genere, ma questa volta, pur nell’eccesso, troviamo particolari interessanti, come la strana trapuntatura intorno al collare.