Lo Swoosh ha denunciato StockX alla Corte Federale di New York per violazione di copyright NFT legati ai prodotti a marchio Nike.
Anche il metaverso non è esente da regole e regolamenti, sopratutto quando si tratta di soldoni a 10 cifre. In uno dei primi grandi litigi legali che si sono verificati nel regno virtuale, Nike ha intentato causa contro StockX, sostenendo che il gigante di Detroit ha utilizzato loghi e prodotti a marchio Nike nel tentativo di ricavare profitti dal mercato NFT, o token non fungibile.
Secondo la causa, che è stata depositata giovedì presso un tribunale distrettuale degli Stati Uniti a New York, StockX sta coniando, commercializzando e vendendo NFT a marchio Nike a “prezzi fortemente gonfiati” senza l’approvazione o l’autorizzazione di Nike.
A gennaio, infatti, StockX ha lanciato “Vault NFTs“, un programma che consente agli utenti di investire in NFT collegati a controparti fisiche di sneaker. Come parte del lancio, StockX ha rilasciato NFT di sneakers come le A Ma Maniére x Air Jordan 3, le Ben & Jerry’s x Nike SB Dunk Low e le Bad Bunny x Adidas Forum Low “First Café”. Il caso rappresenta una delle prime grandi controversie legali emerse nel regno dei beni virtuali. Negli ultimi mesi, diversi marchi hanno annunciato incursioni nel metaverso, tramite giochi virtuali, prodotti o NFT.
Mentre Nike inizia una battaglia epocale in questo senso, la strada per la protezione legale in questo regno virtuale è lunga e tortuosa; bisognerà fare chiarezza su molti aspetti che oggi risultano borderline tra l’illegalità e la liceità di tali comportamenti commerciali.