Nike chiude il secondo trimestre dell’anno fiscale in corso con risultati eccellenti grazie al contributo del mercato nordamericano.
A trainare i ricavi è l’aumento del 12% delle vendite in Nord America, il mercato più grande per Nike e quello che cresce di più nel trimestre, con la riapertura dell’economia e la campagna di vaccinazione che hanno dato alle persone la fiducia necessaria per tornare nei negozi.
I ricavi sono aumentati dell’1% a 11,4 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente e sono rimasti stabili su base neutra rispetto alla valuta. L’utile netto è stato di 1,3 miliardi di dollari, in crescita del 7%, e l’utile diluito per azione è stato di 0,83 dollari, in aumento del 6 per cento (fonte REFINITIV).
Diverso il discorso della Cina. Le vendite sono diminuite sia nella Greater China, dove il calo ha raggiunto il 24% su base annua, che nelle divisioni Asia-Pacifico e America Latina, con Nike che vede i livelli più bassi di inventario disponibile derivanti dalla chiusura delle fabbriche post-pandemia.