StockX ripercorre la storia degli ultimi cinque decenni con le silhouette più iconiche.

Tempo di bilanci, come ogni ennesimo fine anno. Si sa. Quello che non sapete, o almeno così sembra, è che a pochi giorni dall’inizio del 2020, StockX, la piattaforma di reselling più famosa del globo, ha selezionato sei modelli che secondo loro hanno fatto la storia delle sneakers da mezzo secolo a qui.

Anni ‘70 – Adidas Stan Smith

Il modello nasce nel 1971, quando Adolf Dassler, fondatore del brand, incontrò a Parigi l’atleta del momento Stan Smith e gli propose di disegnare per lui una scarpa da tennis. Il risultato fu una silhouette bianca totalmente in pelle, la prima della storia delle sneaker. Una curiosità? Una versione molto simile del modello era già uscita nel 1963 per un altro tennista, Robert Haillet. Al suo ritiro sportivo adidas mantenne i nomi di entrambi i campioni sulla scarpa, che con il tempo divenne unicamente di Smith e la cui faccia compare sulla linguetta dal 2011. Ancora oggi sono un’icona assoluta tanto da essere riuscite a diventare più famose dell’atleta stesso, che ha ironicamente scelto anche di raccontarne la storia in un libro, “Stan Smith: Some People Think I am a Shoe”.

Anni ’80 – Air Jordan 1 e Nike Air Max 1

È quasi impossibile decidere quale di questi due modelli Nike abbia segnato maggiormente non solo gli anni ’80, ma la storia dello street style in assoluto. In questo decennio il brand parte alla conquista del mondo delle sneaker legandosi al giocatore di basket più famoso nella storia: Michael Jordan. Il primo modello di Air Jordan esce nel 1985: in pelle, alte per proteggere le caviglie e rigorosamente rossonere come i colori dei Chicago Bulls. Un paio di anni più tardi Tinker Hatfield diede vita a una nuova scarpa destinata a rivoluzionare totalmente il mondo del footwear. Le Air Max 1 escono sul mercato nel 1987 con la campagna “Nike-Air is not a shoe” (Nike-Air non è una scarpa). L’innovazione? È tutta nella suola che presenta una camera d’aria visibile che permette all’aria di passare e ridurre l’impatto col suolo. Da allora, ogni anno ne esce un nuovo modello, così iconico da essere festeggiato con una propria giornata dedicata: l’Air Max Day, che si celebra tutti gli anni il 26 marzo.

Anni 90 – Reebok “The Pump” 

Sebbene Reebok abbia rilasciato ufficialmente il modello nel 1989, le mitiche Pump hanno lasciato il segno solo nel 1991, quando il giovane Dee Brown è entrato nella storia del basket e delle sneaker sfidando Shawn Kemp nell’NBA Slam Dunk Contest. Inaspettatamente, Dee decise di usare la tecnologia Pump per le sue Omni Lite prima di scendere in campo davanti al mondo intero e vincere il match a suon di schiacciate. Il resto è storia.

Anni 2000 – Nike SB Dunks

La Nike Dunk nasce nel 1985, come scarpa da basket, ma è stata quasi immediatamente adottata dalla comunità skater. Per questo nel 2002 Nike decide di ridisegnare la silhouette della scarpa rendendola più adatta alle esigenze dei nuovi utilizzatori, creando di fatto la prima linea skateboarding, una scelta che inizialmente venne guardata con scetticismo da molti fan del brand. La strategia da Nike fu però vincente: modelli in quantità limitate e una distribuzione esclusiva riservata agli skate shop indipendenti. Ogni SB Dunk ha infatti una sua storia e le collaborazioni con artisti del mondo dell’arte, del design e della musica hanno contribuito alla creazione e allo sviluppo di una community di appassionati del modello, come mai era accaduto prima.

Anni ’10 – adidas Yeezy Boost 350

Kanye West ha lasciato tutto il mondo a bocca aperta quando ha lasciato la Nike per creare il marchio Yeezy con adidas. Negli ultimi dieci anni, Kanye è stato uno dei più importanti collaboratori della cultura contemporanea delle sneaker. La silhouette 350 Boost è diventata onnipresente nelle strade della città di tutto il mondo in un modo che non ha eguali con altri design moderni.