Le prime scarpe da corsa Nike da donna sono anche uno dei modelli più belli, per quanto oggi quasi dimenticati, di quel periodo di startup per la casa di Beaverton, nata come piccola azienda con il nome di Blue Ribbon Sports.
Per offrire giusto un po’ di contesto storico, era un periodo in cui le scarpe da corsa erano una grande novità: prima, i modelli più tecnici non erano più all’avanguardia delle pantofole che oggi usiamo per guardare la televisione. Nike era una delle poche aziende capaci di concentrare gli sforzi per produrre scarpe con un potenziale davvero rivoluzionario. Certo, non si può dimenticare che spesso i modelli erano molto simili agli originali giapponesi di Onitsuka, ma di questo abbiamo già parlato diverse volte in passato.
Il modello è simile alle Obori, con cui condividono il comparto suola/intersuola. Il resto è tipico stile Nike di quei tempi: tomaia monopezzo con rinforzi in suede e tallone leggermente svasato. Suola con trama a nido d’ape per ottimizzare ammortizzazione e trazione. Linea sottile, punta avvolgente e fascia plantare per il supporto. Quello che vedete in queste pagine è una delle primissime varianti di questo modello, che poi sarebbe stato declinato anche in versione maschile per il mercato nipponico. Meno noto e ricercato di altri coevi come Elite, Triumph o Bermuda, rimane un raro classico del running, per il quale è lecito (e facile) spendere anche cifre vicine al migliaio dollari.